Il nostro gelato
Senz’altro
Il gelato di Ciacco Lab è “senz’altro”: la lista degli ingredienti nei nostri gelati è la più breve possibile per dare più spazio al vero sapore delle materie prime. Acqua per i sorbetti, latte per le creme, zucchero, proteine e fibre vegetali: nessun tipo di additivo, né naturale né artificiale. No a grassi idrogenati e oli vegetali aggiunti, No a farina di carrube, pectina, monodigliceridi, No a coloranti e conservanti o agenti montanti.

Se non strettamente necessario, anche il latte è escluso, per andare incontro a chi soffre di intolleranze o ha a cuore la cucina etica Vegan. È il caso dei sorbetti Ciacco, gelati a base acqua tutti certificati VeganOK. L'assenza di grassi animali aggiunti inoltre aiuta a valorizzare l'eccellenza delle materie prime utilizzate, restituendo un gusto più fedele e intenso.
Le materie prime
Selezioniamo personalmente tutti gli ingredienti che utilizziamo per i nostri gelati: le nostre materie prime sono scelte da varietà antiche, biologiche e biodiverse. Prodotti d’eccellenza e dal sapore intenso, come la frutta fresca rigorosamente di stagione o come il pistacchio di Bronte DOP o il tè verde Matcha ‘Uji’ biologico del Giappone.
Per noi fare gelato significa anche raccontare le tradizioni e la cultura del nostro territorio.
È per questa ragione che abbiamo intessuto negli anni una rete di relazioni di amicizia con molti contadini locali, che producono in modo eccellente condividendo i nostri stessi valori. Grazie a loro vi possiamo offrire un gelato al ‘Grano del Miracolo’ di Claudio Grossi (Parma) o, in autunno, un sorbetto alla zucca violina del Podere Stuard (Parma).

Riconoscimenti
Il Gambero Rosso ha premiato l’eccellenza di Ciacco assegnandogli Tre Coni. Un riconoscimento che si basa su qualità e bontà, su ricerca e sostenibilità, sul rispetto per la materia prima e per la salute del consumatore.
Ciacco è stato premiato dal Gambero Rosso come Miglior Gelato Gastronomico d’Italia. Un grande riconoscimento per la nostra continua ricerca e per l’alta qualità delle materie prime che utilizziamo.
I più creativi
Realizziamo un ragù (utilizzando anche i tagli di quinto quarto di maiale e manzo) nella ricetta più classica della nostra tradizione culinaria e poi lo trasformiamo in un sorbetto al 50%.
La nostra proposta è una scomposizione della pasta e ragù, dove la pasta viene stracotta, poi fatta essiccare e fritta affinchè assuma una consistenza leggera e croccante come fosse una patatina; in aggiunta parmigiano e pepe.
Vitello cotto a bassa temperatura servito con una quenelle di sorbetto alla salsa tonnata, capperi croccanti ed olio evo.
Sorbetto alla spalla di maiale che viene aromatizzata, cotta ed infine sfilacciata.
L’abbiamo utilizzato per ricostruire uno dei più classici burger americani con pane piastrato, salsa coleslaw e senape al miele.
Si gioca con il ricordo e si introduce anche il concetto di dimensione temporale.
La preparazione viene messa sotto vuoto con all’interno dei pezzi di barrique di legno di rovere e tenuta a 65°c per una settimana.
Il calore fa da catalizzatore della cessione aromatica e la ricetta acquisisce quelle sfumature aromatiche tipiche dei grandi distillati o dei vini da invecchiamento: si sentono note di rum, di vaniglia, di liquirizia e di affumicato.
Ancora una volta il gelato diventa ricordo olfattivo grazie alla percezione gustativa. Un gelato realizzato con crema al mascarpone aggiungendo un’infusione realizzata con cera d’api, che rilascia in questo modo tutto il suo aroma.
Sorbetto all'aceto invecchiato profumato con sommacco e combava, realizzato con l'aceto tradizionale di Acetaia San Giacomo invecchiato sei anni. Un gelato che al tempo stesso è dolce, salato, umami, amaro e aspro.
Testina, lingua e cotechino: il nostro tris di bolliti servito in accompagnamento ai sorbetti alla salsa verde, cren ed aceto di Barolo.
Il midollo viene cotto al forno e poi utilizzato per la realizzazione di un sorbetto, che abbiamo proposto con risotto allo zafferano e riduzione di vino Barbera.